La Digital Trasformation nei processi sanitari e nella diagnostica

Come stanno cambiando la diagnostica e i processi sanitari con i processi legati alla Digital Trasformatione e IOT

Quello della Digital Transformation non è un cambiamento tecnologico, ma un approccio che sostituisce in maniera profonda la capacità di organizzare una struttura sanitaria trasformandola in una piattaforma sanitaria. Ne abbiamo parlato con Daria Fazzi, Sales Account dell'Healthcare Division di ZCS.

Daria, in che modo la Digital Trasformation sta cambiando i processi sanitari e della diagnostica in particolare ?

La trasformazione digitale è determinante per supportare l’attuazione di alcuni modelli organizzativi come ad esempio il passaggio sempre più intenso delle cure dall’ospedale al territorio, tema dell’ ospedale-rete per intendersi, che comporta una ridefinizione dei processi di presa in carico dei sempre più numerosi pazienti cronici, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra qualità del servizio, perché il paziente deve rimanere centrale, e costi.Inoltre, le nuove tecnologie, in articolare le applicazioni di intelligenza artificiale e  big data abilitano e facilitano, se ben utilizzate, un approccio preventivo e personalizzato alle cure.

In ogni caso, affinchè tutto ciò si realizzi, il paziente e gli stakeholders devono poter assumere un ruolo attivo e in questo le nuove tecnologie assumono un ruolo cruciale in termini di potenzialità di fruizione delle informazioni e condivisione, lungo tutto il processo clinico, dei propri dati clinici.

Si pensi al Fascicolo Sanitario Elettronico per esempio, che sta, seppur lentamente, dando positivi e significativi risultati in molte Regioni italiane. Noi partecipiamo ai progetti di fascicolo nella misura in cui lo alimentiamo con i dati diagnostici.

In questo quadro, che mi sembra di forte dinamicità, la vostra soluzione JLAB, anche in prospettiva, quale vantaggio qualitativo può fornire agli operatori e ai pazienti ?

La nostra soluzione Jlab, ed in generale tutte le soluzioni della Jsuite,  contribuiscono a dare un vantaggio in termini di qualità del servizio, sia essa una struttura pubblica o privata, perché la loro architettura full-web consente appieno di realizzare la “delocalizzazione” dei processi e delle prestazioni, per intendersi quello che viene definito l’Ospedale 4.0.

I benefici di tale struttura tecnologica sono  per l’operatore clinico la possibilità di accedere sia ai servizi applicativi che ai dati clinici tramite una plurità di canali, come ad esempio PC, tablet etc. e per il paziente, al quale viene garantita la completa accessibilità ai suoi dati, di sentirsi protagonista del processo clinico e non più attore passivo. Si pensi solo a come sia oramai possibile e sicuramente vantaggioso per il paziente, avere disponibile un servizio generato dal concetto che prevede che a spostarsi siano i dati e non le persone.

Inoltre l’architettura “a rete” della soluzione Jlab gestendo il “multilaboratorio”, apre la strada per un ripensamento dell’organizzazione di strutture complesse magari per centri specializzati di qualificazione biologica, con l’obiettivo di riduzione dei costi ma di innalzamento anche della qualità del servizio. Penso ad esempio una struttura pubblica composta da più laboratori, ognuno con la sua caratterizzazione e specializzazione, in cui si possa garantire lo spostamento dei sicuro campioni…

Verso quale direzione sta andando JLab? Come l’IOT è destinato a cambiare i processi clinici e di conseguenza l’intera JSuite come si adeguerà al cambiamento ?

Jlab si presenta come una soluzione flessibile, aperta e predisposta a scenari futuri di evoluzione e integrazione e pronta ad accogliere tutte le prossime inevitabili trasformazioni della Sanità Ospedaliera anche in “ottica 4.0”. La direzione di sviluppo della linea Jsuite  abbraccia sicuramente l’IOT e i Big Data. Ad esempio l’ introduzione della tecnologia IOT nel flusso di lavoro di un laboratorio di analisi, migliorerà notevolmente l’aspetto logistico in termini di  efficienza e sicurezza (un sistema di laboratorio automatizzato comporta l’incremento della produttività di laboratorio, e aumenta la sicurezza nel tracciamento dei campioni non paragonabile a quella della gestione manuale)

L’evoluzione di Jlab va infatti verso l’integrazione della tracciabilità dei campioni mediante tecnologia RFID. ZCS investe molto in termini di ricerca in questo settore.La sfida dei Big Data invece è quella di trasformare l’enorme mole di dati giacenti nelle strutture ospedaliere in informazioni utili per i adeguare i processi aziendali e generare conoscenza generalizzata in termini sia diagnostici che in particolare di prevenzione.

Ma questo implica un cambiamento profondo nel processo di raccolta e gestione dei dati e quindi anche su questo aspetto, la direzione di sviluppo è far si che le soluzioni della Jsuite producano e raccolgano dati utili in formati idonei ad essere utilizzabili in progetti di Big Data e interfacciabili con strumenti di intelligenza artificiale, per far si che in futuro questi dati possano, ad esempio, essere realmente la base per realizzare percorsi di medicina personalizzata che partano per quanto possibile da una vasta quantità di “conoscenza”. “Conoscenza” che oggi spesso latita.

L'intervista è disponibile anche in versione video.

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