Abb Evi, Aruba, Borri, Fimer, MB Elettronica, Saima, Seco, Visia Imaging, Zucchetti Centro Sistemi, entrano nel nuovo Comitato di Indirizzo del Polo Universitario Aretino
Grandi Novità per il Polo Universitario Aretino, che riparte con slancio grazie all’impulso della Presidente Silvia Chiassai Martini, della Camera di Commercio, di Confindustria Toscana Sud e di un gruppo di aziende tra le più tecnologicamente avanzate del territorio. Le imprese, note a tutti e fiori all’occhiello per Arezzo e provincia rappresentano, ciascuna per il proprio ambito di competenza, vere e proprie eccellenze.
Silvia Chiassai Martini, Presidente del Polo Universitario Aretino e della Provincia di Arezzo dichiara : “Siamo di fronte ad una svolta storica, la Provincia di Arezzo si appresta ad offrire una vera boccata d’ossigeno a studenti e famiglie, pensando concretamente al loro futuro; grazie alla collaborazione per la prima volta tra le scuole superiori, l’Università, i corsi post diploma e il mondo del lavoro. Voglio ringraziare personalmente le aziende per aver creduto a questo progetto ambizioso e strategico che avrà grandi ricadute in un momento particolarmente difficile per l’economia e la situazione occupazionale del nostro paese”.
Le aziende che hanno aderito al progetto coprono tutte le vallate del territorio aretino .
Per quanto riguarda il Casentino, ARUBA, la prima società in Italia per i servizi IT di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, e BORRI produttrice di sistemi di continuità negli ambiti Oil & Gas, energia, utilities, processi industriali e di sistemi di conversione statica e accumulo per le energie rinnovabili.
In Valdarno si va dall’ ABB EVI alla FIMER, produttrice di inverter solari, ZUCCHETTI CENTRO SISTEMI, nata come software house e diventata un’eccellenza multi business nella produzione di altissima tecnologia con divisioni dedicate al software, healthcare, automazione, robotica, ed energie rinnovabili e infine VISIA IMAGING, azienda impegnata nello sviluppo e nella produzione di soluzioni software per la diagnostica clinica.
A Cortona, MB ELETTRONICA, azienda che opera nel settore della produzione elettronica e su Arezzo, SAIMA, specializzata nella produzione di varchi di accesso ad aree che richiedono elevata sicurezza e gestione controllata dei flussi di transito e SECO, che da oltre 40 anni opera nel mercato dell’alta tecnologia sviluppando microcomputer embedded, sistemi integrati e soluzioni per l’IoT.
L’ingresso di queste aziende nel Comitato di Indirizzo del Polo consentirà di sviluppare maggiori sinergie con il mondo del lavoro ed il territorio, avvicinando i percorsi di formazione alle effettive esigenze delle imprese. In questo momento, il Polo Universitario e le Aziende della provincia offrono un’opportunità di crescita e di lavoro unica ai giovani della nostra Provincia. Nonostante il difficile periodo storico, sono arrivate a circa 2700 addetti oltre ad un vasto indotto, contribuendo in modo considerevole al PIL della nostra provincia e continuando ad investire nel nostro territorio con nuove opportunità di lavoro per molti giovani dell’area.
Questo progetto prevede anche un'altra importante novità, infatti il corso di laurea in ingegneria informatica del prestigioso Politecnico di Milano, verrà sviluppato capillarmente su tutto il territorio, attraverso accordi tra il Polo Universitario e i primi Istituti Superiori delle 4 vallate di riferimento della nostra provincia. Già presi accordi con l’I.S.I.S. Valdarno, l’I.S.I.S. Enrico Fermi di Bibbiena, l’I.S.I.S. Galileo Galilei di Arezzo e l'I.S.I.S. Vegni di Cortona, che prevederanno presso le proprie sedi locali adibiti a “unità distaccate” del corso di ingegneria informatica. Gli studenti potranno cosi frequentare l’Università rimanendo nel proprio comune o vicino (i diplomati degli Istituti Tecnici rimanendo addirittura nella propria scuola superiore) attraverso una didattica online con tutor che seguiranno piccoli gruppi di studenti. In termini pratici, significa dare una maggiore opportunità anche ai ragazzi che non potrebbero permettersi trasferimenti in altre città–regioni, e che quindi sarebbero costretti ad interrompere gli studi, pur mantenendo l’opportunità della presenza e della socializzazione non vi saranno problemi di trasporto legati al difficile momento e con il contenimento dei costi.
Una nuova formula nella proposta formativa che mira a coltivare giovani talenti in casa, per favorire la crescita di nuove figure professionali nell’area tecnologica–digitale e per facilitare lo sviluppo di una forte Technological Valley nella provincia aretina. Dopo la laurea o i corsi post-diploma a cui stiamo lavorando, avranno la possibilità di trovare un impiego presso le aziende locali che spesso stentano a reperire figure professionali con competenze tecniche adeguate, aggiornate ed in linea con i propri fabbisogni lavorativi.
Proprio per questo motivo il Polo Universitario Aretino - al quale comunque già partecipano molte altre importanti imprese della provincia di Arezzo tra le quali Lascaux, Miniconf, Monnalisa, Unoaerre, Caffè River, Chimet, Costanter, ecc. - sta lavorando per ampliare la propria offerta con nuovi corsi universitari e corsi post-diploma ITS, speciali percorsi formativi non universitari, nati per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.
In coordinamento con i vari Istituiti Tecnici Superiori della provincia, saranno previsti nelle prossime settimane eventi virtuali Open Day dedicati agli studenti dell’ultimo anno per presentare ai giovani e alle loro famiglie le nuove opportunità accademiche e professionalizzanti nella propria area di residenza. “Un progetto concreto, partecipato e di largo respiro quello del nuovo Polo Universitario – osserva Alessandro Tarquini, Responsabile Area Relazioni Industriali e Gestione Risorse Umane oltre che della Delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana Sud - capace di coinvolgere più attori nella realizzazione di un piano che guarda al futuro dei giovani e del territorio aretino e che costituisce, oggi più che mai, un prezioso motore propulsore verso quello che sarà il domani della post-pandemia”.