AGRICOLTURA E SVILUPPO
La seconda metà del Novecento ha visto un notevole incremento della produttività agricola. Dal 1950 al 2000 la produttività mondiale per ettaro è cresciuta quasi del 150%, quella del lavoro agricolo del 75%, quella complessiva del 55% (Fonte: Dott. Roberto Esposti, Istituto Nazionale di Economia Agraria). Una crescita formidabile da attribuire in primis all'introduzione di nuove tecniche e tecnologie nel comparto agricolo. Un legame forte, quello tra innovazione e agricoltura, destinato a rinsaldarsi ulteriormente se si vuole mettere imprese e aziende nelle condizioni di recuperare margini di reddito e spazi di mercato e, più in generale, di vincere le scommesse che il futuro ha in serbo.
Riduzione dei costi, produttività del lavoro e della terra, qualità delle produzioni, ma anche sostenibilità e razionalizzazione delle risorse idriche sono alcune delle sfide da raccogliere da parte di un settore fortemente condizionato dalla globalizzazione e caratterizzato da un elevatissimo grado di complessità.
Occorre puntare su formazione e su ricerca, dunque, meglio se sostenute a livello comunitario. Grazie ai programmi europei (Horizon 2020 e Politica Agricola Comune 2014-2020), l'Italia beneficerà di 4 miliardi a sostegno dell’innovazione e della competitività di tutto il settore agricolo. Un'opportunità che permetterà di compiere un balzo in avanti in termini di conoscenza scientifica (soprattutto dei processi biologici) e che si tradurrà in innovazioni concrete e impiegabili nel contesto produttivo. Insomma, il progresso tecnologico non si può e non si deve fermare mai, bisognerà farsi trovare pronti.
AGRICOLTURA E PAESAGGIO
Ma l’innovazione deve tenere conto di uno sviluppo territoriale equilibrato su larga scala, che è l'altro grande tema in campo. Per secoli l'uomo, con la sua opera incessante ha modellato il paesaggio per fini produttivi spesso migliorandolo, bonificandolo e rendendolo un posto più sicuro. Un territorio ben coltivato è infatti anche un territorio ben conservato, in grado di reagire meglio ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico. Per questo motivo il recupero funzionale del territorio e la valorizzazione del paesaggio sono due facce della stessa medaglia. E visto che dobbiamo occuparcene, allora facciamolo al nostro meglio.
Chi conosce l'opera di Fernando Caruncho sa che questo visionario landscape designer ha inventato, tra le altre cose, il vigneto giardino in Puglia, un paesaggio concettuale e minimalista che unisce filari “a onda” intervallati a macchie di ulivi. O sa anche che ama fondere coltivazioni di grano con cipressi e tappeti erbosi, e il risultato è una sintesi armoniosa tra elemento produttivo e ornamentale. Questo è chiaramente solo un assaggio di come potrebbe essere valorizzato il paesaggio italiano che, è bene ricordarlo anche a noi stessi, è insieme al patrimonio artistico la principale eccellenza di cui disponiamo. Di conseguenza, ogni innovazione non potrà prescindere da questo elemento e quando si modifica anche la più piccola porzione di territorio, e quindi di paesaggio, quello che lasciamo dovrà essere migliore di quando è stato preso in mano.
AGRIROBOT, IL ROBOT CONTADINO DI ZCS
Ma in sostanza come si evolverà l'agricoltura? Big Data, sensori, robotica, automazione, gli strumenti messi a disposizione dalla modernità sono già innumerevoli. Ad esempio la mappatura delle aziende agricole, una volta affidata a costosi elicotteri, oggi sta lasciando spazio ai droni, strumenti efficaci e a basso costo per monitorare produzione, patologie colturali ed effetti della siccità.
Anche ZCS sta facendo la propria parte con la recente introduzione di Agrirobot, una soluzione al servizio dell'agricoltura in grado di gestire in completa autonomia gli sfalci del vigneto. La gestione e la pulizia del suolo sono infatti pratiche agronomiche fondamentali per una viticoltura razionale ed efficiente.
Agrirobot, recentemente premiato in occasione della fiera EIMA 2016 con i riconoscimenti di “Segnalazione” e “Premio Blu”, è alimentato da un pannello solare, che rappresenta infatti una grande novità: è la prima soluzione in cui produzione e accumulo sono integrate in un unico prodotto e l'erogazione è garantita anche nei momenti di insolazione insufficienti. Inoltre il robot non necessita di installazione o di programmazione: è equipaggiato con un sistema di movimentazione evoluto composto da GPS, grazie al quale riconosce i filari e taglia solo in presenza degli stessi. Agrirobot è efficace, sostenibile e pronto all’uso: insomma in linea con gli elevati standard richiesti oggi a un prodotto per essere definito innovativo.
Guarda il video di Agrirobot a lavoro.
Landscape designer e cultore di nuove tecnologie. Mi divido tra il mondo dei magazine e la progettazione dei giardini in ogni sua forma, che realizzo insieme allo studio Lefty Gardens del quale sono co-fondatore.
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