Come sarà fatto, ma soprattutto, come sarà organizzato l’Ospedale del Futuro?
Cominciamo col descriverne la Mission:
L’ospedale del futuro sarà sempre più il luogo dell’alta ed altissima intensità di cura, l’Hub al quale faranno riferimento strutture di ricovero di secondo e terzo livello e, soprattutto, il territorio.
Ancora più drasticamente possiamo definire l’ospedale del futuro superando il concetto stesso di ospedale in quanto “edificio” o “complesso di edifici”, immaginandolo come una Rete di strutture, connessioni, relazioni, processi.
L’ attuale dualismo “ospedale-territorio” verrà superato attraverso un’integrazione sempre più spinta: anche a livello organizzativo, queste due tradizionali macro-strutture del Servizio Sanitario Nazionale perderanno di significato venendo sostituite da un’unica entità fortemente integrata. Persino l’unità di misura “posto letto” perderà di significato, venendo sostituita da “numero di pazienti gestiti”, suddivisi per acuti, post-acuti, cronici, lungodegenti, terminali. Il “posto letto” potrà essere fisicamente disaccoppiato dall’edificio “ospedale”: RSA, piccoli presidi di prossimità (magari avviati “riciclando” piccoli ospedali dismessi), domicilio del paziente.
Le tecnologie sanitarie e – soprattutto – quelle dell’informazione e delle comunicazioni (ICT) giocheranno ovviamente un ruolo centrale nella realizzazione del nuovo modello di Ospedale 4.0. Come bene si raffigura nel libro “The Healthcare Digital Revolution”, “l’Ospedale 4.0 è un posto modellato a partire dalla tecnologia e – soprattutto – dai processi di produzione ed erogazione delle prestazioni sanitarie reingegnerizzati in chiave di Network."
Considerando in primo luogo l’edificio o gli edifici costituenti il nucleo centrale dell’Ospedale 4.0, quello sostanzialmente corrispondente all’attuale “grande ospedale hub”, l’automazione a supporto dei processi di diagnosi, terapia e assistenza e l’Internet of Things saranno i pilastri fondanti la sua infrastruttura.
Sempre citando il libro “The Healthcare Digital Revolution”: “Sensori inseriti nelle pareti, ad esempio, vengono utilizzati per instradare carrelli, personale e pazienti lungo percorsi prestabiliti; sistemi di visualizzazione trasmettono messaggi per il pubblico. Ogni singolo metro quadro dell’Ospedale 4.0 è cablato e fornisce accessi alla rete informativa aziendale, e – ovviamente – il segnale Wi-Fi è disponibile ovunque. L’elevata disponibilità di banda, garantita da connessioni in fibra ottica, contribuisce a rendere possibile un utilizzo ultra-intensivo della Rete da parte del personale sanitario e ausiliario, dei pazienti e dei loro accompagnatori/visitatori e persino degli oggetti (dispositivi medici e altro). In un Ospedale 4.0 tutti i dispositivi destinati alla misurazione di parametri vitali, alla somministrazione di sostanze (pompe infusionali, gas medici, carrelli per la distribuzione e somministrazione di farmaci in corsia) ed all’effettuazione di prelievi sono connessi e dialogano in maniera disintermediata col sistema informativo. Nell’Ospedale 4.0 viene automatizzato tutto ciò che è automatizzabile: carrelli robotizzati distribuiscono pasti e trasportano biancheria, il trasporto di reperti (ma anche delle semplici provette destinate al laboratorio) avviene utilizzando piccoli robot o droni; l’alimentazione degli analizzatori viene assicurata da una o più catene robotizzate; i robot “chirurghi” si conquistano definitivamente il loro posto in sala operatoria; occhiali e caschi per la realtà aumentata supportano il personale sanitario e persino gli stessi pazienti in attività quali ad esempio l’intervento chirurgico, la refertazione, i momenti della riabilitazione, e così via.”
Il modello di “Ospedale-Network” porterà le tecnologie nei vari nodi della rete, i “posti letto” (ma forse è meglio definirli “i Point of Care” se consideriamo che non necessariamente tutti i pazienti saranno allettati), abilitando processi di assistenza oggi solamente immaginabili. Tutte le tecnologie necessarie sono già immediatamente disponibili: non c’è nulla da inventare, se non la decisione di dare l’avvio alla trasformazione digitale in Sanità.
Zucchetti Centro Sistemi con le soluzioni software della sua Healthcare Division, che da oltre 30 anni fornisce sistemi informativi integrati per strutture sanitarie private e pubbliche, unite alle competenze hardware nell'ambito della tracciabilità della Automation Division, si propone come partner di riferimento in questa complessa operazione di trasformazione.
Co-fondatore e Direttore di Netics, da più di 25 anni si occupa di ICT nella Pubblica Amministrazione. Collabora periodicamente con diverse testate specializzate, con particolare riferimento ai temi della valutazione delle strategie e degli investimenti ICT di Regioni ed Enti Locali. Dal 2006 coordina la pubblicazione del Rapporto Annuale “ICT PAL”.
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