C’era una volta il giardino come lo intendevano i nostri nonni, uno spazio contemplativo e poco fruibile, buono al massimo per una passeggiata all’ombra di alberi di prima grandezza - cedri, tigli e magnolie, ad esempio - spesso tutti addossati in una manciata di metri quadrati.
Negli ultimi trent’anni il giardino di casa si è trasformato fino a diventare uno spazio all’aperto da vivere quotidianamente, un’estensione dell’abitazione attrezzata con aree ricreative e funzionali di vario tipo. Un luogo moderno e polivalente che ci consente all’occorrenza di fare una nuotata, ospitare gli amici per un pranzo, fare giardinaggio, lavorare o studiare connessi in rete, coltivare un piccolo orto, prendere il sole, giocare sul prato con i nostri figli.
Robot: vantaggi di un taglio automatico e programmato
Il tappeto erboso beneficia enormemente di una manutenzione programmata e puntuale. Sul medio-lungo periodo, i tagli automatici effettuati da un robot tosaerba portano molteplici vantaggi rispetto a quelli tradizionali. Diamo qualche numero: ogni anno, su un prato di qualche centinaio di metri quadrati, si risparmiano fino a 10 chilogrammi di concimi chimici e fino a 38 metri cubi di acqua, senza contare la grande mole di sfalci verdi che si evita di portare periodicamente in discarica (merito del taglio mulching, che ridistribuisce sul terreno gli sfalci finemente sminuzzati). Altri vantaggi dei robot riguardano il minore compattamento del terreno, l’assenza di rumore e di inquinamento ambientale. Si calcola infatti che un robot tosaerba come Ambrogio che lavora su un prato da 400 a 1000 mq (usato al posto di uno a motore), ogni anno evita l’immissione nell’ambiente dell’equivalente dei gas di scarico prodotti da un automobile a benzina che percorre 18.000 Km.
Lotta alle infestanti
Quando si parla di robot tosaerba, un aspetto poco considerato è il loro efficace contrasto alle specie invasive. Un prato fitto e ben gestito, tagliato quotidianamente, oltre a essere pregevole dal punto di vista ornamentale, risulta inospitale per le essenze invasive autoctone (Convolvulus e Galium, ad esempio) ma anche per le specie aliene aggressive presenti sulle blacklist nazionali. Ambrosia, Solidago, Polygonum sono solo alcune delle 1600 specie aliene invasive presenti sul territorio italiano, piante che si propagano con facilità grazie all’estrema leggerezza dei semi, trasportati dal vento, oppure grazie agli uccelli che fanno da taxi alle sementi, con grave danno alle coltivazioni e alle comunità vegetali locali. Viceversa, operare pochi tagli a stagione e molto bassi (sotto i 3 cm) favorisce la competizione con le infestanti, soprattutto in estate quando invece il prato dovrebbe essere lasciato più alto (5 o 6 cm) per chiudere gli spazi e limitare gli stress idrici.
Ambrogio 4.0: intelligente e modulare
Giunta alla quarta generazione, la gamma di robot Ambrogio per la cura del giardino copre superfici di ogni dimensione, dal piccolo giardino al tappeto erboso di migliaia di metri quadrati. La nuova linea di Ambrogio 4.0 (Next Line) si basa su una piattaforma con telaio articolato e architettura modulare che permette al robot di gestire al meglio i terreni sconnessi e le situazioni insidiose. Inoltre viene inserito un nuovo concetto di customizzazione del prodotto, grazie al quale ogni utente può creare il proprio robot e modificarlo a seconda delle necessità o al variare del giardino.
Ambrogio robot è attento alla sicurezza degli animali domestici: grazie all'innovativo dispositivo AMICO, da posizionare sul collare di animali di taglia media e grande oppure sul dorso, come per la tartaruga, Ambrogio lavora nelle aree a distanza di sicurezza dall'animale fino allo spegnimento in automatico della lama.
Landscape designer e cultore di nuove tecnologie. Mi divido tra il mondo dei magazine e la progettazione dei giardini in ogni sua forma, che realizzo insieme allo studio Lefty Gardens del quale sono co-fondatore.
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