Nello scorso articolo abbiamo introdotto l’applicabilità dell’RFid in ambito di Safety e Security e la possibilità di usare tale tecnologia per i DPI: ad oggi siamo già in grado di distribuirli con distributori automatici che registrano nomi, consegne, tipo e quantità. E’ già possibile pensare a gestioni in grado di tenere sotto controllo le scadenze dei DPI, di avvisi sulle scorte del distributore stesso, di metodiche distributive del tipo FIFO/FIFE.
E’ già possibile in primis impostare una serie di informazioni direttamente sul RFId ad esempio taglie, tipo e categoria di DPI, misure, costi, e soprattutto date di scadenza del DPI, data di manutenzione dello stesso, e gestirne l’eventuale localizzazione. Una volta indossato il DPI, l’operatore può, ad esempio, verificarne la scadenza o manutenzione in tempo reale su un qualsiasi smartphone, oppure la compatibilità con gli altri DPI. Sullo smartphone posso ricevere avvisi di assenza o dimenticanza DPI. Accoppiando DPI dotati di RFId con applicazioni smartphone, posso ridurre ad esempio i falsi allarmi delle app “uomo morto”.
Con un DPI+RFId posso già monitorare presenze o assenza del DPI, e nell’ attraversamento dai varchi posso già evidenziare la totalità o meno dei DPI, dell’ abbigliamento, o di qualsivoglia altro dispositivo collegato. Nel caso di DPI multipli, i DPI+RFId possono dialogare con altri DPI+RFId come nel caso di linee anticaduta. Dai totem attivi posso visualizzare i DPI previsti per il reparto o l’area/cantiere, e con il confronto con quelli indossati, evidenziare quelli che mancano e quelli consigliati.
Al contrario è già possibile definire aree non accessibili e/o pericolose, che opportunamente gestite possono avvisare con allarmi sonori e visivi o operazioni di blocco macchinari o sbarre/cancelli, o più semplicemente ad orari/giorni prestabiliti, sempre a massima tutela dell’operatore.
E’ già quindi possibile applicare RFId ai DPI e/o al vestiario che più interessa, e grazie ad un varco posizionato prima dell’accesso all’area di interesse, l’operatore ad esempio può sapere se si sia dimenticato qualche DPI o vestiario ed avere degli avvisi, mentre il preposto, il dirigente e il datore di lavoro possono invece con sistemi analoghi, verificare e vigilare/registrare/tracciare la presenza e quindi l’ uso dei DPI progettati per quell’area in precedenza.
Questo per quanto riguarda la vecchia Security. Ma la Safety?
Il “sistema” DPI+RFId che colloquia con un gestionale della sicurezza, può di fatto rappresentare una forma integrativa (non sostitutiva) di vigilanza e soprattutto dimostrare una fattiva realizzazione delle procedure stabilite dai sistemi di gestione della qualità, della sicurezza e dell’ ambiente.
Con sistemi analoghi a RFId, posso tenere monitorati parametri microclimatici, energetici, qualitativi o ambientali, per stabilire se i DPI+RFId in uso sono idonei. Il DPI cuffie va bene per quei livelli rumorosi? DPI+RFId comunica i suoi dati di targa, Il sensore comunica i livelli medi giornalieri, il gestionale confronta e allerta o approva. Con i limiti di utilizzo, per tornare all’esempio dei DPI+RFId già impostati, posso di fatto verificare in continuo l’adeguatezza del DPI e di conseguenza il rispetto normativo e delle policy qualitative.
Dal gestionale SAFETY, posso visionare tutti gli ingressi corredati di DPI, tutti gli allarmi, le non conformità e i messaggi di alert forniti ai lavoratori. La Sicurezza (safety+security) potrà, via mobile, controllare scadenze e manutenzioni in tempo reale, sollecitare cambi e sostituzioni rimanendo in ambito DPI. Dal gestionale posso accoppiare il DPI alla persona e la persona a mansioni, incarichi e relativa formazione. Gestire se dalle visite mediche emerga o meno la necessità di un particolare tipo di DPI. In real-time e su grandi numeri. Il tutto in un ottica ad esempio di grandi appalti e numerose aziende può assumere importanza strategica.
Gli stessi segnali possono essere visualizzati sui totem posizionati all’ interno dell’ azienda, insieme ai messaggi ritenuti importanti, procedure e istruzioni operative. Le applicazioni sono infinite.
Anche gli esempi riportati sul documento INAIL sono molti:
- 4.1.1. Uso come blocco di sicurezza aggiuntivo
- 4.1.2. Uso come interblocco di sicurezza
- 4.1.3. Uso come chiave di accesso ad un cantiere
- 4.1.4. Uso per la localizzazione dei lavoratori
- 4.1.5. Uso come DPI aggiuntivo
- 4.1.6. Uso come inventario di sicurezza
- 4.1.7. Rilevazione dei parametri ambientali
L’insieme attivo e opportunamente progettato di safety e security, di RFId e segnali, con gestionali e documentali, uniti ad analisi e monitoraggi, può veramente aiutare a migliorare gli aspetti più semplici e antipatici di monitoraggio in continuo dei DPI, e rappresentare in unica e semplice parola la SICUREZZA dei prossimi 5-10 anni.
La sicurezza è soprattutto buon senso. Sistemi integrati di questo genere, non sostituiscono persone e approcci tradizionali nè mai potranno farlo, ma aiuteranno gli uni e gli altri, nell’ unico obiettivo di salvaguardia degli operatori e di prevenzione fattiva.
L’applicabilità degli RFID in ambito di Safety e Security sarà uno dei tanti spunti di ITALIA LOVES SICUREZZA- AREZZO organizzato da Zucchetti Centro Sistemi in occasione della Giornata mondiale della Sicurezza.
Letteralmente innamorato della sicurezza e della qualità dal 1989. RSPP e Assicurazione Qualità per importanti aziende, direttore tecnico di uno dei più famosi istituti di formazione per la sicurezza italiani, dal 2016 decide che il software è l’unica strada per realizzare il “Sistema di Gestione della Sicurezza e della Qualità” di ogni azienda.
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